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Con il successo dei test strutturali sul Central Tube satellitare si chiude il progetto TB Grid

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Con il successo dei test strutturali sul Central Tube satellitare si chiude il progetto TB Grid

​​Si è conclusa con successo l'ultima fase del progetto TB Grid che prevedeva una complessa campagna di test strutturali sul prototipo di Central Tube in materiale composito, la validazione numerico-sperimentale dei modelli di design e di analisi e la valutazione complessiva dei risultati ottenuti.

Il prototipo Grid cilindrico senza skin, di 1,2 m di diametro, di 1,5 m di altezza e del peso di soli 30 kg, ha confermato i requisiti di rigidezza e di resistenza attesi, dimostrando una performance eccezionale sotto i carichi assiali e trasversali combinati, equivalenti alle accelerazioni indotte dal lanciatore spaziale. Sono stati, inoltre, testati con successo specifici punti di attacco rappresentativi delle shear web e del serbatoio centrale. Il massimo carico di compressione equivalente raggiunto è stato di 170 tonnellate, un  risultato che consente di estendere l'impiego della struttura Grid a satelliti fino a 7000 kg, ottenendo peraltro un significativo risparmio in termini di peso rispetto a soluzioni in composito sandwich.

Tutte le attività del progetto sono state condotte dal Laboratorio di Prototipi in Materiale Composito del CIRA: dallo sviluppo di metodi per il design ottimizzato della configurazione strutturale grid, all'ideazione del concept per il tooling, fino all'implementazione del processo di deposizione automatizzata “Parallel Filament Winding" (brevettato dallo stesso laboratorio) completato con infusione di resina liquida e cura in forno. Il setup realizzativo si è dimostrato flessibile e adattabile alle differenti dimensioni caratteristiche dei due Dimostratori Grid previsti dal progetto, il Central Tube e il Boom.

​L'ESA, finanziatore del progetto per un valore di 800 keuro, ha espresso grande soddisfazione per l'approccio metodologico e i risultati conseguiti, sia per il Boom (Large Deployable Antennas) che per il Central Tube. Risultati che aprono interessanti prospettive di ​trasferimento tecnologico all'industria italiana del settore.


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